Durante lo scorso incontro abbiamo parlato della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea. Dopo aver letto insieme i vari articoli, in gruppi abbiamo ricercato alcune informazioni riguardanti un articolo da noi scelto e successivamente abbiamo discusso delle varie opinioni.
Come esplicitato nel titolo, ho avuto modo di riflettere in particolare sull'articolo 2, che parla in un primo momento del diritto alla vita, poi parla della pena di morte. Quest'ultima è ancora presente in alcuni stati, anche se l'Italia non è fra questi.
Dal mio punto di vista, la pena di morte può essere utile ma va usata solo in casi estremi, quando l'ergastolo non è sufficiente per punire la persona, per esempio quando una persona commette un genocidio di massa(per quanto ai giorni nostri è difficile che accada) oppure quando un individuo si macchia di pluriomicidio, magari tentando anche di fuggire di prigione.
Sono completamente d'accordo che ognuno ha diritto alla vita, ma quando questo non rispetta ripetutamente il diritto alla vita delle altre persone allora automaticamente egli non ha più diritto di vivere e deve pagare in scala maggiore i reati commessi.
Inevitabilmente, parlando del diritto alla vita, si parla di eutanasia, o suicido assistito. Ognuno può scegliere cosa fare nella sua vita, e quindi se una persona vuole essere sottoposto all'eutanasia per sua volontà deve avere il diritto di farlo, perché se glielo vieti non stai sottostando alla legge.
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